Il Manifesto
del gioco
attivo

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Il Manifesto del Gioco Attivo

Promuovere l’importanza del gioco attivo, generando nel più grande numero di persone possibile una nuova e consapevole attenzione al tema. Questo è il primo obiettivo del "Esci fuori. Cresci dentro!" a cui rispondiamo con il Manifesto del Gioco Attivo: l’insieme dei valori e dei principi racchiusi in questo approccio al giocare.

Giocare, che emozione!

Emozioni

Giocando do forma a quello che ho dentro. Scopro che sono fatto di emozioni: le sento, le riconosco, imparo a gestirle. Riconquisto un equilibrio naturale tra corpo e mente.

Mettere in gioco i nostri sensi è un’esperienza sorprendente

Multisensorialità / natura

Tocco, sento, guardo, annuso e gusto: giocando esploro il mondo con i miei cinque sensi. Riscopro la ricchezza e l’importanza di interagire con la natura e ciò che mi circonda. Attraverso la conoscenza sensoriale, conosco meglio me stesso.

Giocare è partecipazione

Socialità / relazione / inclusione

Quando gioco in compagnia, riscopro il puro piacere di stare con me stesso e con gli altri, senza competizione. Trovo equilibri nuovi, fra compromessi e negoziazioni. Sperimento il valore del rispetto, dell’inclusione e dell’amicizia.

Sbagliare fa parte del gioco

Resilienza / autostima / corpo / movimento

Il gioco è uno spazio libero da ogni giudizio, dove anche gli errori racchiudono nuove possibilità e opportunità. Posso sbagliare, sperimentare, provare, trovare soluzioni. Imparo a non arrendermi, a gestire la frustrazione. Sviluppo la mia autostima.

Stare insieme è un gioco che si impara da piccoli

Convivenza / educazione civica / limite / cooperazione

Giocare mi insegna a relazionarmi e a convivere con gli altri. Imparo a rispettare le regole e a comprendere quello che le persone al mio fianco provano e pensano. Regolo i miei desideri con quelli degli altri e sperimento la cooperazione.

Chi più gioca meglio sta

Salute / benessere

Giocare fa stare bene... letteralmente. Muoversi per almeno 180 minuti al giorno è fondamentale per il proprio benessere (fonte OMS - fascia età prescolare). Giocare all’aperto costruisce attivamente la mia salute.

La scoperta di sé è un gioco meraviglioso

Espressione di sé / Identità / schema corporeo

Giocando sono libero di esprimere me stesso completamente. Nella semplicità del gioco scopro chi sono, cosa mi piace e non piace, costruisco la mia personalità unica e sviluppo il mio cervello.

Io gioco: Tempo indicativo presente

Dimensione temporale / valore del silenzio

Il gioco vive nel presente. Non si rifugia nel passato, non si preoccupa del futuro. Giocare mi insegna a stare qui e ora, a fermarmi, aspettare, concentrarmi. A smettere di rincorrere il tempo e a godermi un ritmo nuovo e unico.

Giocare trasforma le pietre in sentieri

Creatività

Giocare sviluppa la fantasia e la creatività: guardo, intuisco, pianifico, immagino mondi fantastici, mi immedesimo in vite e ruoli differenti. Scopro che ogni cosa può essere trasformata.

Il gioco è l'inizio di un mondo migliore

Equità / incontro

Nel gioco la diversità è accolta e valorizzata. Ciascuno può essere sé stesso: le differenze - di età, sesso o cultura – non sono un ostacolo ma una ricchezza. Giocare mi aiuta a trovare punti in comune con gli altri. Mi fa scoprire il valore di un mondo più equo e inclusivo, in cui ogni forma di vita è importante.

Il comitato scientifico

Abbiamo affidato la definizione dei punti cardine del Manifesto a un comitato scientifico composto da professionisti del mondo dell’infanzia, il cui contributo è stato essenziale per leggere il progetto con le giuste competenze e dargli fondamenta solide e oggettive.

Alberto Pellai

Medico, Psicoterapeuta dell’età evolutiva, Dottore di Ricerca in Sanità Pubblica. Specialista in Igiene e Medicina Preventiva e ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano, dove si occupa di Educazione alla salute e Prevenzione in età evolutiva. E’ stato post-doctoral fellow presso il comitato nazionale statunitense di prevenzione dell’abuso all’infanzia. Nel 2004 il Ministero della Salute gli ha conferito la Medaglia d’argento al merito in Sanità Pubblica. Ha pubblicato decine di lavori scientifici, molti libri per docenti e genitori, diventati best seller e tradotti in venti nazioni. Collabora stabilmente come divulgatore scientifico con molte testate nazionali. Su Facebook gestisce una pagina dedicata all'educazione e alla prevenzione seguita da 100.000 Followers.

Laura Pomari

Psicomotricista, antropologa culturale, esperta di tematiche identitarie e di strategie di riduzione del pregiudizio. É membro del Comitato Direttivo di ANUPI Educazione-associazione nazionale degli psicomotricisti italiani e redattrice della rivista “La Psicomotricità nelle diverse età della vita” ed. Erickson. É socia fondatrice di Caracol-progetto interdisciplinare per la formazione e l’intercultura. Attualmente è impegnata in progetti territoriali di contrasto alla povertà minorile ed educativa, in rete con altre agenzie, in quartieri a forte fragilità sociale della città di Milano, in collaborazione con Comune di Milano e Fondazione Cariplo.

Barbara Tamborini

Medico, Psicoterapeuta dell’età evolutiva, Dottore di Ricerca in Sanità Pubblica. Specialista in Igiene e Medicina Preventiva e ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano, dove si occupa di Educazione alla salute e Prevenzione in età evolutiva. E’ stato post-doctoral fellow presso il comitato nazionale statunitense di prevenzione dell’abuso all’infanzia. Nel 2004 il Ministero della Salute gli ha conferito la Medaglia d’argento al merito in Sanità Pubblica. Ha pubblicato decine di lavori scientifici, molti libri per docenti e genitori, diventati best seller e tradotti in venti nazioni. Collabora stabilmente come divulgatore scientifico con molte testate nazionali. Su Facebook gestisce una pagina dedicata all'educazione e alla prevenzione seguita da 100.000 Followers.

Marta Rizzi

psicologa psicoterapeuta, attenta da sempre ai bisogni dell’età evolutiva e della genitorialità, riceve in studio adolescenti, adulti e coppie. Responsabile dell’Area Terapia Genitoriale presso i Laboratori del Centro Terapia Cognitiva, un progetto nato per creare contenuti, strumenti e condividere esperienze dedicato a psicoterapeuti e non solo. Svolge corsi, laboratori e percorsi di educazione emotiva presso scuole e centri per l’infanzia rivolti a bambini della fascia d’età 3-6 anni e 6-10 anni. Co-fondatrice di eMotivaMenti (https://www.facebook.com/eMotivaMenti/), spazio virtuale nato con l’obiettivo di fornire contenuti teorici e pratici, organizzando anche incontri per i genitori, per divulgare la conoscenza e gestione delle emozioni nei bambini e nelle loro figure di riferimento. Curatrice per Insieme (Rcs group) della rubrica “Ce la posso fare” su aree tematiche legate ai principali disagi e difficoltà della genitorialità. Oggi scrive articoli in chiave risolutiva e pratica per genitori su Quimamme.Corriere.it Collabora per Percorsi Formativi 06, sito web dedicato ai professionisti della prima infanzia scrivendo articoli e conducendo corsi di formazione. Oltre che alla pratica clinica, alla formazione e all’editoria, si dedica anche al marketing e alle indagini di mercato, gestendo e conducendo ricerche qualitative con differenti istituti di ricerca e aziende.